IN SUSPENSUS
Carlo Benvenuto | Enrico Cattaneo | Elena Modorati
a cura di Angela Madesani
20 gennaio – 7 aprile 2024
Inaugurazione sabato 20 gennaio ore 11
Ingresso libero
In suspensus allude al senso di sospensione dal tempo, dallo spazio e dalle relazioni quotidiane che trasformano gli oggetti comuni protagonisti delle opere in mostra. Il progetto espositivo ospita le opere di tre artisti, di due diverse generazioni, che si esprimono con differenti linguaggi: Elena Modorati (1969), Carlo Benvenuto (1966) ed Enrico Cattaneo (1933-2019). Il tema dei dialoghi è lo still life nell’accezione propria del termine. In mostra, il concetto della scultura da un punto di vista prettamente installativo viene posto in relazione con opere fotografiche. Il lavoro di Elena Modorati attiva uno spostamento nella relazione fra oggetto preesistente, trovato, ed elemento prodotto. Tale relazione genera, infatti, un cortocircuito percettivo, per cui diventa impossibile stabilire quale dei due poli istituisca il maggiore livello di ambiguità e di allusività. Di Carlo Benvenuto sono in mostra tre fotografie e tre sculture. Per l’artista la fotografia è indice, traccia del reale proposto di volta in volta in scala 1:1 e in tal senso vanno lette anche le sue sculture di vetro che rappresentano oggetti della realtà. Di Enrico Cattaneo sono in mostra alcuni lavori della serie Morandiane, lavorate dall’artista in fase di stampa con un evidente richiamo compositivo e poetico al pittore bolognese Giorgio Morandi in cui è evidente la sospensione del tempo.
Carlo Benvenuto è nato a Stresa (VB) nel 1966, vive e lavora a Milano. Nonostante il corpus delle opere lo contraddica, Carlo Benvenuto, è un pittore e scultore, ma non un fotografo. Gli oggetti e gli spazi sono ritratti in un’atmosfera sospesa, personale, costituita dal silenzio del quotidiano. La narrazione, così come la mitologia privata, sono taciute: non c’è biografia, tutto è senza titolo. Ha tenuto personali nei più importanti musei italiani quali il MART di Rovereto (2020), la GAMeC di Bergamo (2016) e il MACRO di Roma (2003). Ha esposto nelle maggiori istituzioni d’arte internazionali, tra cui il MAXXI di Roma (2021), la Triennale di Milano (2010) e il Museo d’Arte Contemporanea di Shanghai (2006). Lavora da sempre con la Galleria Mazzoli di Modena.
Enrico Cattaneo (Milano, 1933-2019) inizia a fotografare a metà degli anni Cinquanta durante gli studi di ingegneria al Politecnico, portando avanti una personale documentazione della città. Professionista dal 1963, negli anni successivi Cattaneo inizia a frequentare le gallerie milanesi, distinguendosi come uno dei principali narratori per immagini degli eventi d’arte del suo tempo, con una originale e vasta documentazione di inaugurazioni, incontri e manifestazioni. Pur continuando a documentare gli aspetti più diversi del mondo dell’arte, Cattaneo dà spazio anche a sue ricerche personali, tra sperimentazioni off-camera, still life e archeologia industriale.
Elena Modorati (1969, Milano), vive e lavora a Milano. Si è laureata in filosofia con indirizzo estetico all’Università degli Studi di Milano. Fra le mostre personali recenti si segnalano Pan oren, Il Milione, Milano (2019); Paia , Progettoarte Elm, Milano (2018) e Comfort Zone, Raffaella De Chirico Arte Contemporanea, Torino (2017). Fra le collettive: Le supermarché des images, Musée du Jeu de Paume, Paris (2020); Partiture illeggibili. Max Cole, Marcia Hafif, Elena Modorati, Labs Gallery, Bologna (2020);Anything, Italian Institute of Culture, Città del Messico (2018); Kairos, Musée d’art contemporain, Arteum, Châteaneuf le Rouge, Aix en Provance (2017); Sotto un altro cielo, galleria San Fedele, Milano (2017).
Angela Madesani, storica dell’arte e curatrice indipendente, è autrice di numerosi saggi e volumi monografici relativi all’arte contemporanea e alla fotografia. Ha curato numerose mostre presso istituzioni pubbliche e private italiane e straniere. Insegna Storia della Fotografia presso l’Istituto Europeo di Design di Milano e Storia del Costume e della Moda all’Istituto Secoli di Milano.